In questo articolo rifletterò su uno specifico descrittore inserito nel Volume complementare (uscito nel 2018) al documento denominato “Quadro Comune europeo di riferimento delle lingue” edito nel 2002 in Italia.
A partire dal nuovo Progetto del Consiglio d’Europa, realizzato nel triennio 2014-16, ad opera di una squadra di esperti coadiuvati da una rete internazionale di sperimentatori, prende vita il Volume complementare relativo al C.E.FR. (Common European Framework) contenente anche nuovi descrittori. Tale testo pubblicato on-line nel 2018, annovera l’arricchimento descrittivo dei livelli; (A1, e specialmente Pre-A1 quale nuovo inserimento, C); compaiono nuovi descrittori in connessione al mutamento delle tecnologie, lo sviluppo della mediazione e delle reazioni alla letteratura.
Sempre tenendo presente le competenze trasversali generali (sapere, saper fare, saper essere, saper apprendere) le competenze linguistico-comunicative e le attività linguistico-comunicative (ricezione, produzione, interazione mediazione orale e scritta) che caratterizzano i testi sopracitati mi concentrerò su una panoramica delle attività e delle strategie per poi passare all’analisi e alla descrizione puntuale del livello Pre- A1.
Attività e strategie di ricezione
Ricezione orale e scritta
Un’attività linguistico-comunicativa già presente nel C.e.f.r. è la capacità di comprendere la lingua orale e scritta; tale abilità sottende una serie di capacità tra loro interrelate: uditive e fonetiche, linguistiche, semantiche e cognitive per l’ascolto; per la lettura sono necessarie capacità visive, ortografiche, linguistiche, ancora semantiche e di cognizione.
La complessità della descrizione appare ora più articolata nel Volume Complementare al C.e.fr.: sono presenti la comprensione orale di testi di vario tipo, la comprensione scritta, la ricezione di messaggi audiovisivi riferibili al cinema e alla televisione. Affinché l’apprendente sviluppi tali capacità deve poter fare riferimento ad alcune strategie specifiche in cui è fondamentale identificare i nuclei informativi e poter fare inferenze durante la ricezione.
La comprensione orale descritta si riferisce alla possibilità di capire le persone che dialogano, di comprendere un oratore essendo parte di un pubblico, di capire annunci, programmi radiofonici e televisivi. Importante caratteristica è la focalizzazione quasi esclusiva sugli aspetti sonori verbali e non, del messaggio; tutto ciò senza che l’apprendente possa negoziare il significato dell’emittente. Il livello Pre A1 si identifica con la possibilità di capire brevi informazioni e semplici domande, purché siano espresse lentamente e chiaramente, accompagnate da gestualità per facilitare la comprensione e ripetute se necessario. Inoltre Pre A1 può capire semplici istruzioni brevi e contingenti sempre se accompagnate da gestualità e pronunciate molto lentamente.
L’attività cognitiva per far fronte a tale richiesta è notevole, la mancanza di eventuali supporti infatti aumenta lo sforzo del discente, seppur la richiesta sia focalizzata esclusivamente su un input sonoro senza distrattori visivi. Nello specifico del descrittore “Comprendere persone che parlano tra loro”; “comprendere come componente di un pubblico” non è presente il livello Pre A1, quest’ultimo potrebbe però riconoscere “nomi, numeri di brevi registrazioni, sempre articolate lentamente e chiaramente”.
La comprensione scritta
Destreggiarsi tra grafia delle parole e pronuncia non è compito semplice per l’apprendente ma rimane un elemento imprescindibile nell’acquisizione di una lingua non materna. Nel volume complementare sono forniti vari esempi testuali quali: istruzioni, corrispondenza e obbiettivi di lettura (leggere per orientarsi nel testo, per cercare informazioni, informarsi sui pro o contro di una tesi, per piacere). Nella comprensione scritta generale per il descrittore Pre A1 si tratta di “saper e poter riconoscere parole abbinate ad immagini come anche un menu di un fast-food illustrato da foto o immagini con vocaboli familiari”. Una delle tecniche più proficue per la comprensione globale di un testo scritto sembra essere il cloze per una ricostruzione coerente e coesa dei tratti testuali. Nella lettura della corrispondenza Pre A1 potrebbe “capire una lettera una mail o un invito riconoscendo orario luogo e data e luogo se espresso molto sinteticamente”. Nell’attività di lettura per orientarsi Pre-A1 potrebbe “riconoscere numeri prezzi divieti o permessi in semplici annunci, cartelli, insegne usate correntemente e trovare informazioni su volantini, cartelloni etc..” Nell’attività di lettura per piacere non è presente il descrittore per Pre-A1.
La comprensione audiovisiva
Il descrittore del livello Pre-A1 relativo alla comprensione audiovisiva recita che (l’apprendente/l’utente) può “dedurre il significato di una parola accompagnata da illustrazioni o icone”. Importante è tener a mente che la visione di un film per un apprendente iniziale è un’operazione complessa, la sola visione delle immagini non basta a facilitare la comprensione se non è accompagnata da un’operazione didattica mirata. Anche ascoltare un telegiornale non è l’ideale per lo sviluppo della lingua di un Pre A1: comprensione sonora e visiva si abbinano rendendo l’esposizione spontanea non facilmente comprensibile. Scomporre la parte sonora da quella visiva e quella iconica, verbale e non verbale nonché scritta potrebbe essere di aiuto per una diversa fruizione più graduata sulle competenze reali dei discenti. Molto diffusa appare la modalità di apprendimento informale, data la vastità di film e programmi e serie tv anche in rete. Pre- a1 riguardo alla visione della tv potrebbe riconoscere un oggetto nel video purché incontrato precedentemente nel suo vocabolario.
Attività e strategie di produzione
La produzione orale
L’utilizzo della produzione orale è esemplificata attraverso annunci al pubblico (istruzioni, informazioni) così come il parlare in presenza di un uditorio (lezioni, vendite, commenti, spettacoli…). La sintesi del volume comprende alcuni generi testuali quali il monologo articolato, l’annuncio, il discorso in presenza e inoltre le tipologie testuali descrittiva espositiva e argomentativa. Il descrittore Pre-A1 contempla che l’apprendente possa produrre brevi frasi circa se stesso, dare informazioni personali come il nome, la famiglia, la nazionalità, potrebbe esprimere gli stati d’animo come l’essere stanco o contento anche con il linguaggio del corpo, se è possibile per lui/lei prepararsi in anticipo (in un monologo articolato descrittivo di esperienze). Ancora non può però produrre un monologo per dare informazioni, così come argomentare in un dibattito, né fare annunci o discorsi in pubblico. Al fine di sviluppare la capacità di parlare una tecnica utile sarebbe il monologo su traccia scritta o iconica fornendo parole chiave, immagini, diagrammi e schemi di supporto. Le strategie di produzione del parlante, non presenti nei descrittori per Pre A1, possono essere sviluppate e guidate attraverso la suddivisione in una pianificazione preliminare, nell’esecuzione (anche con supporti di compensazione gestuali o mimiche se le risorse linguistiche non sono adeguate) nel monitoraggio (registrando ad esempio il monologo) e nella riparazione per arrivare poi nei livelli successivi all’ autocorrezione degli errori frequenti.
La produzione scritta
Si indicano nel testo azioni e generi testuali quali: compilazioni di moduli e risposte ai questionari, scrivere articoli per giornali, scrivere sotto dettatura fino ai testi creativi e di fantasia e alle lettere personali o commerciali. Il livello Pre A1 dovrebbe poter fornire informazioni personali per iscritto con l’ausilio di un dizionario. Quali strategie possono aiutare a sviluppare tali capacità nei livelli più alti? Ad esempio una pianificazione preliminare (scaletta), l’esecuzione con strategie di compensazione; il monitoraggio tramite correttore ortografico o con dizionari anche on-line e infine la riparazione per comprendere gli errori e massimizzare l’efficacia comunicativa verso terzi. Tra le tecniche più idonee compare la stesura di testi scritti tramite ausilio di parole chiave, immagini diagrammi e schemi. Importante è fornire le coordinate del testo (chi scrive, perché, dove) per facilitare la scelta del registro adeguato. Non è previsto che Pre-A1 possa produrre testi creativi o relazioni o saggi.
Attività e strategie di interazione
L’interazione orale
Apprendere un’altra lingua significa poter parlare con persone di lingue e culture diverse dalla propria. Poter interagire è uno degli obbiettivi primari per un discente di una L2 o di una LS. Il Volume complementare del 2018 dedica all’interazione orale faccia a faccia una buona parte, oltre agli esempi di attività già citati nel C.E.F.R. 2001. Si aggiungono nel nuovo volume la conversazione, la discussione informale e formale l’intervista, la comunicazione a distanza tramite Skype o telefonica. L’obbiettivo rimane essere compresi e risultare comprensibili attraverso strategie quali: la presa di turno, la cooperazione e la richiesta di chiarimenti. Il livello pre-A1 potrebbe fare domande rispondere su sé stesso e all’ambito familiare con l’ausilio di gesti per capire e farsi capire, potrebbe infatti comprendere un interlocutore su argomenti noti e familiari anche tramite ripetizione di quest’ultime, nella conversazione riconosce e saluta, può rispondere brevemente affermativamente o negativamente, può dire come si chiama e congedarsi. Non è previsto che possa muoversi verso il registro informale, come quello di una conversazione tra amici, così come in discussioni formali e informali e nella cooperazione finalizzata ad uno scopo. Pre-A1 potrebbe invece fare acquisti aiutandosi con i gesti, scambiare informazioni basilari e chiedere cosa sia un’oggetto. Non potrebbe invece cimentarsi in un’intervista ed essere intervistato, così come utilizzare le telecomunicazioni.
L’interazione scritta
In tal caso sono previste due scale ”corrispondenza” e “appunti messaggi e moduli” sempre tenendo presente il contesto culturale in cui si muove l’apprendente e la cultura di appartenenza. In tal caso il messaggio dell’interlocutore è assente e la lettura avverrà in un secondo momento, ci sono tempi maggiori per preparare la risposta. Pre-A1 potrebbe in tal caso “scrivere brevi messaggi relativi all’ambito personale (nome, indirizzo…) usando anche il dizionario”. Per sviluppare tale abilità in via preliminare si potrebbero proporre tecniche di osservazione, evidenziazione, e riordino di messaggi, lettere da comprendere anche in sequenza logica.
L’interazione on-line
La diffusione delle tecnologie informatiche e comunicative non è limitata solo ai forum on-line così come era descritto nel precedente C.e.fr., nel volume complementare è presa in considerazione la simultaneità di ricezione e produzione che si avvicinano molto all’interazione orale, come nel caso delle icone che simulano manifestazioni emotive, seppur la progettazione di un testo, la rilettura, l’analisi e la correzione rendono l’interazione on-line prossima anche alla scrittura. Tale modalità di comunicazione viene definita multimodale andando a toccare argomenti seri ma anche meno grevi.
Il livello Pre-A1 potrebbe interagire attraverso “saluti basici ed emoticons, comunicare semplici informazioni su sé stesso, selezionare da un menu on line gli strumenti adatti per far ciò”. Anche adattare lo stile all’ambiente virtuale è un obbiettivo di apprendimento.
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Le frasi in corsivo sono riprese dall’edizione italiana del Volume complementare al C.E.FR. e consultabili a questo collegamento ipertestuale: Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento insegnamento valutazione, www.coe.int/lang-cefrLanguage Policy ProgrammeEducation Policy DivisionEducation DepartmentCouncil of Europe, Traduzione di Monica Barsi e Edoardo Lugarini. Di Anna Cardinaletti è la traduzione del capitolo 6 dedicato alle competenze nella lingua dei segni.
Per approfondire:
DANESI M., DIADORI P., SEMPLICI S., Tecniche didattiche per la seconda lingua. Strategie e strumenti anche in contesti CLIL, Roma, Carocci, 2018
DIADORI P., “I documenti europei per la formazione del docente di lingue”, in P. Diadori (cur), La DITALS risponde 5, Perugia, Guerra, 2007
BALBONI P. E., A Theoretical Framework for Language Education and Teaching, Cambridge,
Cambridge Scholars Publishing, 2018
BIANCHI V., CARUSO G., “Per una formazione “di qualità” del docente di lingua: proposte di percorsi
in presenza e online a partire dalle indicazioni del Qualitraining”, in Bagna C., Carbonara V. (cur.) Le lingue dei centri linguistici nelle sfide europee e internazionali: formazione e mercato del lavoro, vol. II, ETS, Pisa, 2018
DIADORI P., “I documenti europei per la formazione del docente di lingue”, in P. Diadori (cur), La
DITALS risponde 5, Perugia, Guerra, 2007
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